Se desiderate ottenere il più bello dei gialli preparatevi a spendere molti soldi! Eh si, perché lo zafferano vero non è quello che si acquista in bustine al supermercato (questo è “tagliato” con la curcuma che da un giallo pochissimo resistente alla luce) ma è quello che si può trovare in pistilli nelle drogherie e presso chi lo coltiva. Il migliore è, ovviamente, quello abruzzese che costa 21 Euro al grammo (!)…. quello spagnolo un po’ meno, solo 15 Euro al grammo! Questi sono i prezzi che ho trovato io ma se capitate in Abruzzo spenderete di certo meno. Io ho avuto invece la fortuna di incontrare lo zafferano dell’Appennino Romagnolo che, credo, si meriti una “DOP” visto il meraviglioso giallo che mi ha dato. L’estate scorsa, girovagando in bici sull’Appennino forlivese, mi sono imbattuta in un piccolo agriturismo dove lo si coltiva e… ne ho comprati ben 6 grammi, un vero tesoro! Avevo letto tanto sul color zafferano che gli antichi consideravano uno dei colori più preziosi e così ho voluto provarlo su un bel pezzo di voile di seta pura e mi son fatta un foulard degno di una matrona romana. Se anche voi volete provare vi consiglio di usate il filato o il tessuto più puro e più bello che avete e mi raccomando… zafferano in pistilli e non in polvere la quale può sempre esser sofisticata!
Il mio foulard pesava 21 grammi e dato che in tintura lo zafferano va al 10% (è molto colorante) io ne ho utilizzati 2 grammi.
Spiegazioni per la tintura di fibre animali (lana o seta):
- pesare il filato/tessuto e mordenzarlo con allume al 25 %; tenere a fuoco basso per 2 ore; far raffreddare e il giorno dopo sciacquare appena;
- nel frattempo pesare i pistilli di zafferano (10% sul peso del filato/tessuto asciutto); metterli a bagno e lasciarli macerare per una notte;
- il giorno dopo far cuocere (non bollire!) pian piano lo zafferano per mezz’ora, poi spegnere il fuoco e far raffreddare;
- filtrare i pistilli e aggiungere al decotto acqua sufficiente per tingere (4 lt ogni etto di filato/tessuto); il filtro con i pistilli, ben chiuso, si può lasciare nella pentola che si utilizzerà per tingere;
- immergere nel bagno di tintura il filato/tessuto bagnato (che avevamo precedentemente mordenzato e sciacquato) e tenerlo sul fuoco basso per 2 ore;
spegnere il fuoco e far raffreddare il filato/tessuto nella pentola; il giorno dopo sciacquare molto bene.Ed ecco il risultato...
Che bello leggerti... c'è qualcosa di magico e di prezioso nella tintura naturale, grazie!
RispondiEliminaComunque continua il nostro connubio io cucino gli spinaci e lo zafferano e tu li usi per tingere, avanti così!!!
grazie a te cara Mari per le fantastiche ricette mangerecce! e credo che tintura naturale e cucina presto si uniranno.... vedrai....
RispondiElimina... ecco un commento che mi è arrivato via mail dalla mia cara compagna di sferruzzamento Simona:
RispondiEliminaPosso affermare che questa lana 'parla': soprattutto della passione con cui viene lavorata. Complimenti.
Blog: rossodirobbia
Post: Tintura con zafferano (crocus sativus)
Link: http://rossodirobbia.blogspot.com/2011/03/tintura-con-zafferano-crocus-sativus.html
Bellissimo..
RispondiEliminaMi chiedo se con i petali e qualche pistillo ottengo lo stesso effetto!!
No, tutto un altro colore! E meno resistente a luce e lavaggi
EliminaSi puo può tingere anche conni pistilli di giglio rosso e arancio
RispondiElimina?
mai provato..
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