Celeste è il colore che ho scelto per tingere la lana e la seta con le quali ho realizzato questo abito. Attualmente, e fino a sabato 9 ottobre, è esposto a Rimini nella Sala del Podestà nell'ambito della mostra "Rimini Ricama" (tutti i giorni dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.00). Il corpino è fatto di fiori a sei petali lavorati con la tecnica a macramè (nodi), poi cuciti insieme; il filato - lana merinos - è stato messo doppio. La gonna è invece in voile di seta. Il colore è merito del guado, naturalmente. Che cos'è? Si tratta dell'Isatis Tinctoria, pianta dalle cui foglie si ottiene, con vari procedimenti, una polvere blu. Un tempo l'Isatis era coltivata anche nel riminese: poi è arrivato l'indaco indiano e tutto è finito... o quasi... perché alcuni coraggiosi ne stanno riprendendo la coltivazione e il guado, pian piano, sta (ri)entrando nel mondo della moda (i jeans Dondup sono tinti così, ad esempio). Io acquisto la polvere blu da un'azienda agricola marchigiana e poi tingo con il procedimento della cosiddetta "tintura al tino" che richiede molta attenzione e precisione: basta niente e il bagno diventa verde e non tinge più! Devo riconoscere che senza il mio chimico di fiducia, la mia amica Alessia, chissà cosa avrei combinato! Lei mi ha dato tutti i consigli soprattutto su come maneggiare e dosare le sostanze chimiche, fondamentali per rendere solubile in acqua la polvere blu. Grazie Alessia!
Ed ecco alcune immagini del procedimento dal guado a bagnomaria... alla sciarpa celeste!
La prima immagine mostra la polvere di guado, sciolta in acqua con l'aggiunta di sostanze chimiche, messa a bagnomaria; deve rimanere sul fuoco per poco tempo e non deve assolutamente raggiungere alte temperature. Dopo qualche minuto di riposo si versa la soluzione in un secchio contenente acqua tiepida, ma attenzione! Ciò va fatto senza creare bolle perché se l'acqua si ossigena il bagno si guasta, diventa blu e non è più utilizzabile. Se invece si procede con cautela il bagno resta verde come si vede nell'immagine. Immergendo una sciarpa bianca si vedrà che il tessuto - tenuto rigorosamente sott'acqua - assume una colorazione giallognola; estratto dal bagno colore e agitato, diverrà verde e poi celeste.
Ciao Mik^^!
RispondiEliminaComplimentoni per essere diventata imprenditrice di te stessa, e complimenti al blog e all'abito. Il corbetto è fatto al macramè?? Mi ricorda un pomeriggio in un certo luogo quando intrecciavi dei fili di cotone.....
Ciao e alla prossima^^! Angela M
Ciao Michela le tuo foto ed immagini sono bellissime!a presto Mariella
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