Il fatto che quelli trascorsi siano stati mesi di intenso lavoro si capisce dal numero esiguo di tinture che abbiamo provato... Poche, ma buone! Soprattutto le galle di quercia e la robbia selvatica: che soddisfazione vedere uscire splendidi colori da materiali tanto umili! Le galle sono in abbondanza sulle querce e non serve mordenzare perché contengono tannino. Ma che cosa sono? Sono delle neoformazioni legnose causate dalla puntura di alcuni parassiti delle roverelle (ho semplificato: per approfondimenti fate una ricerca con "galle" o "cipinidi" su internet): sono molto leggere ma hanno un potere tintorio alto. Escludendo la tintura con le galle, tutti gli altri esperimenti sono stati condotti su filati e tessuti mordenzati con allume e cremortartaro o allume e soda Solvay. Sul sito www.colorinaturali.com abbiamo pubblicato il nome scientifico delle piante e la loro localizzazione.
castagno, ricci
ligustro, bacche
reseda (tintura insolita per questo periodo, causa il clima impazzito-la reseda fiorisce in maggio-giugno!-)
bucce di cipolla rossa
radice di robbia selvatica (la mia preferita)
Belle! A quando il prossimo corso?
RispondiElimina..forse già a marzo, stiamo organizzando...
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